Reviews from Rock - West: DVDs

Steve Wynn & Miracle 3 - live tick (2006)

Neil Young, friends and relatives - red rocks live (2000)

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STEVE WYNN & THE MIRACLE 3


LIVE TICK
(BLUE ROSE RECORDS) 2006

Con la registrazione del concerto di Geislingen del novembre 2005 finalmente Steve Wynn arriva al primo disco dal vivo del dopo Dream Syndicate, se si esclude il Live At Big Mama allegato ad un Mucchio Extra di quattro anni fa ormai oggetto per collezionisti.
Un concerto tedesco, a riprova del fatto che nella vecchia Europa Wynn ha più seguito che oltreoceano.
È un concerto spettacolare che possiamo goderci anche in dvd, incluso nel packaging insieme ai due cd audio: una confezione con un'apertura a stella che ci mostra i quattro protagonisti in azione.
Compagni d'avventura del leader (voce e chitarra) sono l'altro funambolico chitarrista Jason Victor, la batterista Linda Pitmon e il bassista Eric Van Loo.
It's only rock'n'roll, in 110 minuti tirati allo spasimo con la band che gira a mille e incendia i ventuno brani proposti versandoci sopra la benzina del blues, della psichedelia, dell'acidità.
Dall'inizio al fulmicotone di Death Valley Rain al lunghissimo finale di John Coltrane Stereo Blues non c'è un attimo di tregua, passando per Bruises, Nothing But The Shell con le sue reminiscenze rollingstoniane, That's What You Always Say, Amphetamine, gli echi dei Crazy Horse in When The Curtain Falls, l'apoteosi di The day Of Wine And Roses. C'è spazio anche per quella stupenda ballata che è What Comes After e per la cover della dylaniana Blind Willie McTell, resa in una irriconoscibile versione durissima e graffiante.
Steve Wynn & The Miracle 3 sono un concentrato di potenza e classe purissima, con Linda Pitmon che picchia duro e non sbaglia un colpo, il vero motore della band, Wynn e Victor che duettano alla grande e fanno viaggiare veloci le chitarre, e Van Loo che si esalta e a tratti sembra indemoniato.
C'è da chiedersi perché un autore del calibro di Steve Wynn non sia famoso come un Eddie Vedder, un Lou Reed, un Neil Young, ma ormai non c'è più ombra di dubbio: i suoi Miracle 3 sono la migliore rock'n'roll band del mondo.

(esclusiva www.picturesfromrock-west.it)

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NEIL YOUNG, FRIENDS AND RELATIVES


RED ROCKS LIVE (WARNER MUSIC VISION) 2000


Dopo i concerti a cui si riferisce questo video, i fans hanno ribattezzato Cowgirl in the Sand, e la chiamano ora Cowgirl in the Rain; questo per darvi un'idea delle condizioni atmosferiche che gravavano su quella zona del Colorado in quei giorni di settembre attorno al 20. Basta dare un'occhiata alla copertina dell'album live uscito di recente per rendersene conto. Ci sono alcune immagini che riprendono la neve, il 22.
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: video e album non hanno quasi niente in comune.
Per cominciare, nessun doppione, e poi la limpidezza del suono, qui di gran lunga migliore.
Praticamente, quasi tutto il video si rifà alla data del 19, e possiamo ascoltare e vedere in dimensione live Daddy Went Walkin', Razor Love e Buffalo Springfield Again da Silver & Gold, Unknow Legend con tanto di chitarra elettrica, cavalli di battaglia quali Harvest Moon e Powder Finger, ripescaggi a sorpresa come Everybody Knows This Is Nowhere, World On A String e Winterlong, versioni differenti dal disco di Motorcycle Mama, Walk On, Peace Of Mind e Fool For Your Love e la splendida inedita del '70 Bad Fog Of Loneliness.
Tra un pezzo e l'altro si sente il fischio del vento, anche durante I Believe In You. Il canadese è in ottima forma, e si alterna tra Gibson e Gretsch, il gruppo ("Long Grain" Keith alla steel, Spooner Oldham alle tastiere, la sezione ritmica "Duck" Dunn e Jim Keltner, le coriste Astrid e Pegi Young) è rodato e gira alla perfezione. La lunga versione di Words è da urlo e Tonight's The Night con Neil al piano semplicemente emozionante. Ma è in Cowgirl In The Sand, con l'intro e la fine che ricordano Dead Man, che Young si scatena, la canzone sembra non avere mai fine, mentre là in alto Giove Pluvio si diverte come un matto e manda giù di tutto. Alla fine la tempesta si placa, Neil urla "è un miracolo" al microfono, e attacca il bis conclusivo di Mellow My Mind.
Non lasciatevi scappare questo video, è uno spettacolo che non vedremo mai in Europa, perché Young sta già registrando con i Crazy Horse.

(da Jam #68)

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